Niente nucleare? Petrolio dalla Basilicata
Il ministro Paolo Romani punta sul greggio made in Italy.
l governo italiano punta sul petrolio della Basilicata. «Per rispondere alla sfida energetica posta dalla crisi libica e da Fukushima il governo si attende un significativo contributo dalle produzioni nazionali di idrocarburi già a partire da quest'anno». Lo ha dichiarato il ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, all'assemblea dell'Unione petrolifera. Romani ha citato in particolare gli «sviluppi attesi in Basilicata, dove la produzione aumenterà di oltre 90 mila barili al giorno»
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I residenti della Regione Basilicata maggiorenni e con patente di guida riceveranno una carta prepagata per l’acquisto di carburante.
Con i decreti interministeriali del 12 novembre 2010 e del 21 febbraio 2011 si è, infatti, data attuazione all’articolo 45 della legge 99/09 che prevede un’aliquota di prodotto aggiuntiva del 3% sulla produzione di idrocarburi da destinare ai residenti nelle Regioni interessate.
La carta prepagata è erogata dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’acquisto di carburante presso i distributori abilitati.
A chi è destinato
Per gli importi versati nel 2010, relativi alla produzione di idrocarburi nell’anno 2009, la Regione alla quale viene destinato il “Bonus Idrocarburi” è la Basilicata, il cui giacimento della Val d’Agri è il più grande d’Europa su terraferma, e rappresenta per l’Italia oltre l’80% della produzione nazionale di greggio (circa il 6% del fabbisogno energetico nazionale).
I requisiti del beneficiario (posseduti al 31 dicembre 2010) sono:
• maggiore età
• patente di giuda (tutte le categorie)
• residenza nella Regione Basilicata
Come richiederlo
Si può richiedere la carta presso gli uffici postali dal 4 luglio 2011 al 10 settembre 2011. Sul sito internet di Poste Italiane sono disponibili tutte le informazioni sulle modalità di richiesta e di utilizzo della carta prepagata e la relativa modulistica. Ulteriori informazioni sono reperibili anche sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
(Fonte MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO –
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