Di seguito il passaggio cruciale dell'intervista e mio relativo commento:
Come fu l’accoglienza del pubblico?
La Fiat Regata ES non fu un successo, ne furono prodotte circa 5.000. La stessa rete commerciale non fu spinta alla sua diffusione. Il dispositivo start/stop creava ansia nell’utenza: al semaforo o ad un incrocio, si temeva che il motore potesse non ripartire. Timore ingiustificato perché lo start/stop della Regata ES funzionava benissimo. Probabilmente il mercato non era pronto per questa innovazione, che fu apprezzata solo in Svizzera, dove già all’epoca sui semafori cittadini figuravano dei cartelli che invitavano a spegnere il motore in caso di previsione di sosta prolungata. Testai personalmente le modalità di vendita della nostra rete. Mi presentai con una Ritmo ad un concessionario, chiedendo informazioni per l’acquisto di una Regata. L’addetto alle vendite mi fornì molte informazioni su tutte le versioni, ma non mi propose la versione ES. A quel punto chiesi: “ma non c’è anche una Regata che spegne il motore ai semafori?” La risposta fu “sì, ma quel dispositivo si può escludere semplicemente, premendo l’apposito tasto sulla plancia!”
Mio commento:Bellissima intervista
Il seguente passaggio è eloquente, non è la FIAT ad essere ''indietro'' ma l'Italia e gli Italiani.Adesso c'è l'auto elettrica e vi dico un segreto (oddio il segreto di pulcinella) la Fiat ha pronto un motore elettrico minuscolo che può essere impiantato nel cambio roba da rompere le reni (neologismo che sa tanto di ventennio) a concorrenza cinese, giappo e coreana per i prossimi dieci anni.