La Fifa avverte il Brasile: «Basta preghiere»
La federcalcio brasiliana ha ricevuto un «avvertimento» per la preghiera collettiva realizzata in campo dai giocatori dopo la vittoria in Confederations Cup. A muovere la protesta, la federcalcio danese © AP/LaPresse
RIO DE JANEIRO, 3 Luglio - La Fifa, come riporta oggi il quotidiano brasiliano Estado de S.Paulo, ha chiesto alla Cbf «moderazione» nell'atteggiamento dei giocatori più religiosi, ma ha chiarito che non intende per ora adottare misure più severe, visto che la preghiera collettiva e l'esibizione delle magliette con le scritte inneggianti a Gesù (come quella di Kakà) si sono svolte tutte dopo il fischio finale dell'arbitro, mentre le regole della federazione internazionale proibiscono espressamente solo le manifestazioni religiose nel corso dell'incontro.IL RECLAMO - Le proteste più vibranti all'atteggiamento brasiliano sono venute dalla federcalcio danese, che ha chiesto alla Fifa punizioni esemplari perché il fatto non torni a ripetersi. Con le decine di giocatori extracomunitari in campo, numerose federazioni temono che la tolleranza della Fifa apra il precedente per manifestazioni sempre più estremiste, e in particolare che i molti musulmani possano seguire l'esempio brasiliano. Come confermano d'altronde le commemorazioni, anche quelle apertamente religiose di giocatori della squadra egiziana, sempre in Confederations Cup.
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