martedì 8 ottobre 2019

I giovani che combattono l'affitto

Nella tempesta perfetta che sta affliggendo la generazione di italiani che va dai 20 ai 40 anni il pagamento dell'affitto/mutuo è sicuramente tra le spese più importanti.

Vorrei fare un riassunto dei problemi a cui si va incontro quando si affitta una casa.

Nelle città più grandi come Roma, Milano per una stanza siamo minimo sulle 400€ (ma facilmente si possono superare le 500€) più spese che possono variare dalle 50€ alle 100€.

Se consideriamo monolocali o bilocali siamo su prezzi che partono d 600 €. 

Considerando i contratti lavorativi che sotto i 30 anni sono nella quasi totalità dei casi di Apprendistato (una considerazione: sei bravo, sei intelligente, brillante, hai meno di 30 anni? Ti becchi l'apprendistato sempre e comunque. Ditemi cosa li mantiene ancora in Italia questi giovani...).

Nelle spese spesso i proprietari di casa non conteggiano internet perchè essendo in Italia nel 2019 pensano sia un benefit da suite newyorchese. 

Le spese condominiali poi non sono mai chiare, si scopriranno alla fine dell'anno, le bollette anche e qui altra considerazione.

Consideriamo i consumi energetici delle case in affitto in Italia, sono abovinevoli, caldaie vecchie

Qui ci vuole una mano dello Stato, con l'edilizia pubblica ormai ferma agli anni '80 e un aiuto per detrarre dalle tasse l'affitto per chi è sotto i 35 anni fino ad un certo importo.

Vediamo come l'Italia vessa aiuta i propri giovani:



Secondo voi, tenendo conto dei prezzi molto alti di cui vi ho parlato prima sarebbe un valido aiuto?

1800 € di detrazione???

Un altro problema è la qualità delle case in affitto: bettole.

Avete capito bene: bettole.

Infissi vecchi, frigoriferi energivori, cucine fracide e via dicendo, per la gioia della qualità della vita degli inquilini e delle bollette. (Ulteriore salasso).

Di fronte questo disastro abitativo e lavorativo abbiamo il seguente risultato:



 E sapete cosa vi dico?: Fate bene.

Per chi è nato nelle regioni del Sud Italia conviene subire gli affitti del Nord? Non credo.








martedì 1 gennaio 2019

Le peggiori domande durante un colloquio di lavoro

In circa cinque anni di vita professionale in Emilia Romagna ho collezionato una cinquantina di colloqui di lavoro come ingegnere meccanico (provincia di  Modena,Reggio Emilia, Bologna). Spesso faccio un primo colloquio via Skype o presso l'agenzia/recruiter e dopo in azienda.

Metà dei colloqui sono nati da mie risposte ad annunci di lavoro, altri da chiamate da parte di risorse umane/recruiter/agenzie etc..

In cinque anni ho cambiato tre aziende e adesso mi accingo a cambiare di nuovo; rispetto a chi è rimasto nella prima azienda prendo 10.000 euro lordi in più e ho una vita lavorativa più soddisfacente; naturalmente questa è la mia storia, ma da quello che vedo in giro il miglior modo per crescere a livello retributivo è quello di cambiare azienda.

Di solito ricevo una chiamata da parte di un recruiter, un'email o un'invito su Linkedin ogni 15 giorni, due volte su tre declino la proposta già all'inizio dicendo di non essere interessato.

Quando non sono interessato la maggior parte delle volte il recruiter non ha capito quello che faccio o ho studiato dal mio curriculum, mi propone lavori peggiori di quello che svolgo attualmente, mi propone contratti peggiori. 

Rispetto alle tipologie di recruiter che sono sul libro (Why You?: II colloquio di lavoro: 101 domande di cui non avere mai più paura di James Reed), libro che vi consiglio (https://amzn.to/3ewhWzT), aggiungerei la tipologia della Risorsa Umana lobotomizzata, un/a recruiter che chiama qualunque persona con una minima analogia rispetto alla posizione cercata (Una volta mi chiamò una recruiter da Melfi (provincia di Potenza, Sud Italia), perchè aveva letto motori idraulici sul mio cv e mi aveva proposto un colloquio di lavoro a Foggia presso un'azienda di Motori termici con un contratto mensile!! ad una Ral ridicola).

La maggior parte dei recruiter mi ha trovato su Linkedin (circa il 70%), il resto su Monster e banche dati delle varie agenzie, altri (meno di 5) tramite passaparola.

Dall'Estero mi sono arrivate due offerte concrete di trasferimento: 1 in Inghilterra ed un'altra in Germania, quella inglese era particolarmente allettante 100.000 euro di RAL, quella tedesca di 60.000 di Ral, i colloqui con l'azienda tedesca sono nati dalla mia iscrizione sul portale Xing.de (una specie di Linkedin focalizzato sull'area linguistica tedesca).

Apro una parentesi: ho rifiutato tutte e due le offerte per motivi personali e familiari, ma se qualcuno non ha ''morose'', famiglia, è neolaurato, consiglio di saltare a piè pari il Nord Italia e fare le prime esperienze all'Estero.

Arrivato al colloquio presso l'azienda mi si presentano di solito due tipologie: colloquio con solo Risorse Umane, colloquio anche con qualche esponente dell'Ufficio tecnico o Direzione, di solito preferisco che ci sia sempre qualcuno che capisca di cosa stiamo parlando quindi un tecnico.
Dopo poche domande capisco se il selezionatore è un mentecatto e qui arriviamo finalmente al cuore di questo post elencandovi le domande più strane, maliziose e irritanti che mi hanno fatto e come mi sono comportato.

  • Sei fidanzato? Sei Sposato?  Di solito mento spudoratamente dicendo sempre di non essere fidanzato. Una volta ho detto di sì e mi hanno subito chiesto che lavoro faccia la mia ragazza e soprattutto in quale città lavori. L'obiettivo credo sia capire se prima o poi non li lasci andando nella città della propria ragazza. Naturalmente per chi è sposato è più difficile mentire ma a quel punto risponderei di essere sposato e mi rifiuterei di dare altre risposte.
  • Dove Vivi? Hai casa di proprietà? Vivi in affitto ? Quanto paghi di affitto? Anche qui sono arrivati a chiedermi addirittura quale sia il palazzo dove vivo. Credo che il motivo sia sempre quello di farmi i conti in tasca e capire se ho la capacità di cambiare lavoro e città nel giro di due mesi. La maggior parte delle volte mi rifiuto di rispondere.
  • Dove vivono i tuoi genitori? Che lavoro fanno i tuoi genitori? Sono in pensione? Hai fratelli/sorelle? Studiano? Lavorano?  Queste domande seguono sempre il filo logico  delle precedenti. Vogliono capire se si ha un appoggio economico familiare che implica la definizione del contratto proposto. Vogliono capire se ad un certo punto si è a rischio abbandono per tornare nella città natale. Io cerco di dare meno informazioni possibili.Molte volte mi rifiuto di rispondere.
  • Hai intenzione di sposarti? Di fare figli? Io sono maschio ma due volte mi hanno fatto questa domanda. Da quello che sento dalle mie colleghe praticamente ormai in Italia lo chiedono a tutte le donne, e questo la dice lunga sul livello della parità uomo donna che c'è in Italia e il livello meschino delle maggior parte delle piccole e medie aziende italiane e dei loro recruiter.
  • Hai avuto problemi di salute importanti in passato?  Questa me l'hanno chiesta due volte e ho risposto mentendo spudoratamente di no con un sorriso a 32 denti.
  • Hai problemi a fare straordinari? Qui rispondo di no ma chiedo subito fino a che ora mediamente lavorano e se pagano gli straordinari. Al Sud, sarò stato sfortunato io, ma tutte le aziende in cui ho fatto colloqui facevano minimo 1 ora di straordinari al giorno non pagati. Una volta al mese andavano il sabato mattina, sempre non pagato. Mensa inesistente.
  • Hai problemi a fare lunghe trasferte in India? Non so perchè mi chiedono sempre l'India ma io li blocco subito chiedendo se hanno intenzione di trasferirmi in India.  Se hanno intenzione di trasferire il candidato in India con lo stipendio Italiano suggerisco al candidato di trasferirsi in Nord Europa con lo stipendio del Nord Europa.
  • Come ti comporteresti in caso di un periodo di pagamento in ritardo di stipendio? Vi giuro che mi hanno chiesto anche questa. Ho risposto che cerco di capire le motivazioni di questo ritardo e poi valuto. Naturalmente dopo questa domanda nella mia mente erano proiettate delle scimmiette che battevano dei piatti aspettando la fine del colloquio. Ho saputo un anno dopo da amici in quella azienda che hanno accumulato cinque mesi di ritardo di stipendio. 
Di solito prima di andare a fare un colloquio eseguo i seguenti step:
  • Studio bene la descrizione della posizione.
  • Studio il sito dell'azienda e leggo i cataloghi dei loro prodotti.
  • Vado su reportaziende.it e vedo il fatturato e l'utile netto, nel caso sono propenso ad accettare la proposta faccio una visura storica dell'impresa (costo online circa 6€ ma ne vale la pena).
  • Chiedo in giro discrezionalmente o leggo news su internet.